Santa Rita Bio Caseificio Sociale nasce nel 1964 e vanta quasi 60 anni di esperienza nella produzione di Parmigiano Reggiano prodotto con latte di Montagna. Il caseificio si trova in provincia Modena, nel comune di Serramazzoni. Il nome Santa Rita è nato dopo anni di trattative con la proprietaria del terreno, la Signora Rosilde, che cedette il suo terreno, sui cui poi venne costruito il nostro caseificio, a patto che venisse intitolato a Santa Rita, la santa delle imprese impossibili.
Abbiamo una stretta collaborazione con le aziende agricole limitrofe e con gli allevatori del nostro territorio. Questo ha permesso di creare già dal 1994 un’intera filiera produttiva Biologica, certificata AIAB/ICEA. Il costante impegno e la costante ricerca hanno contribuito ad affermare l’azienda ai più alti livelli qualitativi, pur mantenendo la propria anima artigianale.
Siamo oggi alla terza generazione: l’azienda è stata fondata dai nonni, portata avanti dai figli e poi dai nipoti. Il sapere così si tramanda, custodito fra le mura domestiche, nelle parole e nelle gesta di uomini che ricavano un senso pieno dal miracolo quotidiano del lavoro della terra e nelle stalle.
Abbiamo collezionato molti riconoscimenti prestigiosi in competizioni internazionali, tra i quali la medaglia d’oro nel 2004 alle Olimpiadi dei formaggi di montagna ad Appenzell in Svizzera.
L’ascesa costante verso l’olimpo dei formaggi si deve all’elevata qualità della materia prima. Contano l’aria, l’acqua e la terra argillosa di montagna, l’alimentazione controllata del bestiame e le cure omeopatiche. Ma è essenziale anche il lavoro dei casari che riconoscono il latte dall’odore, dal colore, dal tatto. Conta anche, aggiungiamo noi, lo spirito delle persone di questa terra, cordiali e caparbie, che pur nella diversità sanno fare squadra per difendere e valorizzare il loro patrimonio culturale.
Non è un caso se proprio il caseificio Santa Rita è oggi in prima linea per la tutela della vacca bianca modenese, razza bovina in via di estinzione, unico presidio Slow Food del Parmigiano Reggiano. Santa Rita è anche un caseificio turistico che ha il fine di far conoscere il chi, il dove e il come del Parmigiano Reggiano biologico fatto con latte di montagna, “buono, pulito e giusto”. Apriamo le porte a scuole e comitive, a camperisti e campeggiatori o a coppie che vogliono trascorrere una romantica notte in yurta.
Il caseificio didattico, ristrutturato con materiali e tecniche della bioedilizia, diventa un luogo dove un territorio si ritrova a celebrare l’agricoltura biologica e biodinamica, Tutti i nostri prodotti, incluse le uova e i frutti del nostro orto, così come i prodotti del nostro shop, sono rigorosamente Bio/Biodinamici.
Il paesaggio che circonda il caseificio ha una matrice agricola rurale con alternanza di pascoli e prati coltivati. Inoltre sono presenti macchie con vegetazione arborea autoctona la cui specie principale sono querce e castagni.
Il caseificio Santa Rita è immerso in un piccolo paese di provincia. Ci occupiamo di promuovere il prodotto ma ci occupiamo anche di promuovere il territorio e le attività turistiche legate all’ambiente e alle azienda agricole della zona. Ad esempio, potete venire e sostare con il vostro camper all’interno del nostro caseificio. L’idea del garden sharing è nata da poco ma funziona benissimo. Inoltre con la nostra Iniziativa “Bio e Slow“ invitiamo i visitatori per fare degustazioni di svariate tipologie di stagionature oppure visite guidate per vedere come si produce il parmigiano reggiano.
L’acqua la prendiamo dagli acquedotti comunali. Ogni animale ha bisogno di circa 100-150 litri al giorno. In alcuni periodi estivi utilizziamo l’erba per l’alimentazione.
La nostra zona è immersa in un contesto naturale quindi ci limitiamo a rispettare la microflora autoctona della zona ma abbiamo in progetto di migliorare questo aspetto nei prossimi anni promuovendo l’apicoltura. Abbiamo inoltre installato un impianto fotovoltaico da circa 40 Kw e abbiamo una piccola zona di compostaggio.
Dal 2016 all’interno del Caseificio lavorano 11 persone, di cui 8 uomini e 3 donne. Tutti ricevono un salario in linea con l’accordo collettivo del lavoro.