John Jairo Pulgarin è un coltivatore di caffè pieno di sogni e speranze, e gli ostacoli che ha dovuto affrontare l'hanno aiutato ad acquisire forza e progredire. Con molta umiltà racconta quanto fu faticoso comprare l'azienda agricola La Clarita, di cui è proprietario dal 2012. John è cresciuto in una famiglia umile e fin da giovane ha lavorato come raccoglitore di caffè in altre piantagioni. Da queste esperienze è nato l'amore per il caffè e per la sua coltivazione, e assieme a ciò il sogno di dare ai suoi 3 figli un'educazione e un futuro diversi. Con questi obiettivi in mente ha lavorato duramente riuscendo a mettere da parte qualcosa e a realizzare i suoi sogni.
In azienda c'è sempre qualcosa da fare. Nonostante si tratti di una piccola proprietà, ci lavorano fisse due persone che si occupano dei lavori quotidiani: pulire, fertilizzare, essiccare... tutto ciò rappresenta la manutenzione dell'azienda agricola.
Nei momenti di lavoro intenso, la squadra aumenta a 4 persone e tutti si occupano della raccolta. Durante i periodi di raccolta molto intensa, la squadra si può anche estendere a 6/8 dipendenti, sulla base della quantità di caffè da raccogliere.
Inoltre, in azienda ci sono sempre il responsabile e sua moglie, insieme a me e alla mia famiglia. La moglie del responsabile si occupa della cucina e di cucinare il pranzo per tutti e nei periodi di raccolta la aiuta anche mia moglie.
Mentre cercavo un futuro migliore il mio cammino si incrociò a quello di Progeny Coffee, il quale lavora per assicurare un prezzo sostenibile per i miei prodotti. Oggi sono un produttore di Progeny Coffee e uno dei pochi agricoltori colombiani che scommettono sull'agricoltura biologica.
__Progeny Coffee__
Progeny è un progetto di giovani colombiani che stanno sviluppando canali di vendita diretta tra i produttori di caffè e i consumatori.
María J. Palacio è figlia e nipote di coltivatori di caffè colombiani e fondatrice e CEO di Progeny Coffee. Grazie a lei la sua squadra, coltivatori di caffè come John e la sua famiglia, hanno accesso diretto al mondo.
María da voce a questi agricoltori fuori e dentro i confini colombiani. Negli ultimi anni ha infatti avuto l'opportunità di viaggiare in molti posti, constatando che il caffè al quale i consumatori hanno normalmente accesso è diventato una mera merce, il che rende difficile o addirittura impossibile sapere chi lo ha coltivato, con quali tecniche e in quali condizioni di lavoro.
Internamente invece María ha organizzato un gruppo di coltivatori di caffè colombiani che scommettono sulla qualità dei loro prodotti. Il suo modo per raggiungere l'obiettivo è rendere i produttori protagonisti non solo della coltivazione, ma anche della vendita del proprio caffè. Come dice lei: "Affinchè un coltivatore sia motivato a produrre caffè di qualità, bisogna renderlo parte di tutta la catena di approvigionamento. Allo stesso modo in cui i consumatori vogliono conoscere sempre di più i produttori, così questi ultimi devono conoscere i consumatori per sentirsi speciali e convincersi del fatto che vale la pena scommettere sull'agricoltura biologica e di qualità".