La nostra piantagione di noci "Bio Dió", certificata dal marchio europeo di Agricoltura Biologica dal 2006, si trova in prossimità del paesino Osli (pronunciato "Oshly"), sul confine austro-ungherese.
Biodió in ungherese significa "noce biologica", ed è il nome abbreviato della nostra azienda agricola che per completo si chiama Denise & Sandy Kft, nomi dei figli minori del fondatore nonchè i miei due fratelli minori.
Vienna si trova a 120km di distanza. A nord troviamo l'area naturale di Fertö (patrimonio dell'umanità UNESCO), conosciuta per la varietà di uccelli acquatici che vi si incontrano e per la varietà di flora e fauna che ospita.
Le terre sono fertili grazie al clima molto equilibrato e alla frequenza delle piogge. Passando per i paesi vicini a Osli vedrai km di verde: prati, campi coltivati e bellissimi cammini antichi ai lati delle strade. Potrai inoltre notare grandi nidi degli uccelli sugli alberi, abitati da cicogne in primavera, gruppi di cervi e molti rapaci e conigli che si possono vedere tutto l'anno.
Dopo aver attraversato il paesino di Osli con la sua pittoresca chiesa, una stradina porta alla nostra piantagione di noci con i suoi densi filari di alberi. In azienda ci sono tre edifici: la sala di lavorazione con macchinari moderni per sgusciare, lavare ed essiccare le noci durante le quattro settimane della raccolta, e due magazzini.
Durante la primavera si può godere di un panorama speciale: la fioritura rende i noci simili a batuffoli di cotone verdi, mentre i fiori selvatici crescono liberamente dato che i fiori del noce non si possono disturbare con tagliaerba. Durante il giorno si sente solo il ronzio degli insetti e di notte il cielo stellato fa da protagonista.
Dato che d'estate a Osli fa caldo, i nostri alberi devono essere irrigati con un camion di acqua. Un albero giovane ha bisogno di 60-80 l di acqua a settimana, mentre gli alberi più adulti necessitano di circa 100 l durante i periodi molto secchi. Miglioriamo la struttura del suolo attraverso la sua aerazione, con il doppio scopo di usare l'acqua in modo più efficiente. Otteniamo l'acqua dall'impianto statale.
Dato che seguiamo le direttive sull'agricoltura biologica, tagliamo l'erba tra gli alberi e non disinfestiamo.
Verso la fine dell'autunno spargiamo il letame di vacca che ha un buon odore ma che si attacca molto ostinatamente alle scarpe (e bisogna per forza camminare tra i filari). La raccolta è prevista durante l'autunno ed usiamo macchine vibratrici che scuotono le chiome e fanno cadere le noci in una rete. Per la raccolta utilizziamo anche altri tipi di macchinari oppure raccogliamo a mano. Nel video qui in basso potrai vedere il processo della raccolta e farti un'idea di come sono i nostri alberi.
Le noci che non superano i nostri criteri di selezione (quelle molto scure e danneggiate) vengono vendute come mangime per animali e regaliamo i gusci come materiale per alimentare il fuoco delle stufe ai nostri impiegati e agli abitanti del paese. I gusci vuoti vengono individuati attraverso la pressione dell'aria.
I resti di potatura e le foglie degli alberi vengono compostati per produrre tè di compost, un liquido che si usa spesso nell'agricoltura biologica per proteggere le piante o come fertilizzante.
Alcuni degli 8000 alberi sono piantati nelle vicinanze, a 15 minuti in macchina, nel paese di Bogyoszló. Qui abbiamo anche piantato un piccolo biotopo di canne ai lati della piantagione, dove i noci non crescevano per via dell'umidità del suolo (un habitat perfetto per insetti benefici) e ci abbiamo collocato casette per gli uccelli e "hotel" per gli insetti.
Nel futuro vogliamo sfruttare meglio lo spazio tra gli alberi piantando fiori selvatici ed installando alveari. Abbiamo anche in programma di installare alcuni pannelli solari.
La situazione economica della campagna ungherese non è ottimale. La nostra azienda si trova al confine con l'Austria, una zona in cui molti giovani ungheresi lasciano il paese per lavorare stagionalmente in fabbriche austriache, dato che li guadagnano molto di più rispetto a quello che guadagnerebbero a casa (anche se hanno meno diritti e meno sicurezze). Questa situazione crea scarsità di manodopera in Ungheria. La nostra filosofia invece è quella di mantenere una squadra fissa, offrendo salari giusti, formazione continua e sostenibilità. Appoggiamo l'economia ungherese anche attraverso la scelta di comprare il minor numero possibile di prodotti all'estero, anche se alcuni di essi sarebbero accessibili più facilmente fuori.
La nostra azienda è il più importante centro di occupazione di Osli. I miei 5 dipendenti ricevono un salario molto superiore al minimo legale e, in base al raccolto, hanno anche diritto a bonus variabili. Promuoviamo misure per creare squadre di lavoro e diamo ai nostri dipendenti una grande flessibilità.
Abbiamo una guardia di sicurezza sul lavoro che organizza regolarmente corsi di abilitazione e supervisiona il lavoro durante il raccolto ed assumiamo gente del posto, anche se assumere manodopera straniera sarebbe più economico.