L'azienda si chiama Stefania Goio e si trova a Rovasenda, in provincia di Vercelli. Coltiviamo riso da 3 generazioni. Siamo coltivatori di riso dalla metà degli anni '50. Nel 2012 sono entrata nell'azienda di mio padre, Goio Piero, e nel 2015 abbiamo deciso di non usare fertilizzanti e diserbanti chimici e abbiamo iniziato a produrre in modo biologico. Siamo un'azienda agricola a conduzione familiare e io e mio padre ci occupiamo del lavoro nei campi ma nei mesi più intensi siamo aiutati da collaboratori esterni stagionali con regolari contratti nazionali. Abbiamo deciso di produrre biologico perché abbiamo a cuore la salute delle persone e la salvaguardia dell'ecosistema. Nel corso degli anni abbiamo sperimentato molte varietà di riso e di altri cereali; il nostro ciclo di coltivazione si basa sulla rotazione delle colture; infatti, nel campo dove l'anno precedente è stato coltivato il riso viene coltivata una specie erbacea (ad esempio il loietto) che è in grado di risanare il terreno. Il nostro antico metodo di coltivazione rifiuta l'uso di sostanze chimiche per la concimazione, il diserbo e il controllo dei parassiti. Il nostro metodo ci permette di essere autosufficienti senza dipendere da fattori esterni e da logiche di mercato capitalistiche. Ogni ettaro produce in media 2500/3000 kg di riso bianco a stagione.
L'acqua che utilizziamo per irrigare i nostri terreni, che prendiamo dal fiume Sesia, proviene dai torrenti Cervo ed Elvo che hanno origine dai ghiacciai del Monte Rosa. Ci affidiamo al Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese per una gestione accurata e precisa dell'acqua. Durante la semina il campo viene sommerso per 4-5 cm e questo ci permette di proteggere il seme dagli sbalzi di temperatura che avvengono tra la notte e il giorno.
L'azienda è certificata biologica e cerchiamo di essere il più possibile sostenibili nella nostra produzione. Il nostro riso è certificato biologico senza l'uso di OGM e proviene da semi naturali e di alta qualità. I residui del raccolto vengono utilizzati per la semina dell'anno successivo e per la pacciamatura.
__Come coltiviamo il riso__
Il terreno, che in estate era coltivato con erbe (Veccia e Loietto) viene seminato con il riso. I residui della raccolta del riso vengono utilizzati per la semina dell'anno successivo. Questo metodo ci permette di avere sempre a disposizione semi naturali. Dopo la semina, usiamo il nostro sistema di irrigazione per inondare la risaia. Durante la germinazione del riso dreniamo l'acqua dal campo e quando la pianta è cresciuta abbastanza la reintroduciamo. In agosto dreniamo fuori l'acqua per l'ultima volta.